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Guida al diritto (7/2021)

Carmine Spadavecchia • 5 marzo 2021

sulla riforma della giustizia:

- Mauro Bove*, Giustizia civile, saranno “veri costruttori” se sarà impostato un discorso sistemico (Guida al diritto 7/2021, 12-,14 editoriale). 

L’intervento sistemico dovrebbe operare su tre piani: uffici, persone, regole. L’istituzione di un giudice indipendente della pubblica amministrazione semplificherebbe il sistema 

[*ordinario di Diritto processuale Università di Perugia]

- Giorgio Spangher*, Processo on line, carceri e ordinamento: sui tempi del giudizio si gioca il futuro (Guida al diritto 7/2021, 25-26). 

L’agenda: riforma Orlando, prescrizione, ordinamento penitenziario, processo telematico [*emerito di Diritto processuale penale presso l’Università di Roma La Sapienza]


in tema di pandemia (riesumazione delle salme): 

- DL 18.12.2020 n. 172 - L 29.1.2021 n. 6, Ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19

- testo del provvedimento (Guida al diritto 7/2021, 32-35) sotto il titolo “È legge la norma sulle vaccinazioni anti-Covid per i soggetti assistiti nelle Rsa”

- Cass. pen. 4^, 21.1-2.2.21 n. 3982 (Guida al diritto 7/2021, 39 e 21 T, sotto il titolo: “Decessi dopo il virus: non è impugnabile il rigetto del Gip a riesumare la salma”): Non è abnorme, e non è quindi impugnabile, il provvedimento con cui il Gip rigetta la richiesta di incidente probatorio presentata dal PM, perché il provvedimento con cui il Gip accoglie o respinge la richiesta di incidente probatorio è sottratto a ogni impugnazione: l’art. 398, comma 3, c.p.p. contempla infatti unicamente che la richiesta possa essere accolta, dichiarata inammissibile o rigettata dal Gip, ma nulla aggiunge sull’impugnabilità del provvedimento, che pertanto, per il principio di tassatività dei mezzi di impugnazione, deve essere esclusa. (Nella fattispecie, il Gip aveva rigettato la richiesta del PM di procedere, con incidente probatorio, alla riesumazione e all’autopsia di salme di 18 anziani ospiti di una Rsa, ipoteticamente deceduti a causa del contagio da Covid-19, sul rilievo che difficilmente la riesumazione può dare una risposta sulla possibilità di attribuire al virus la causa della morte; inoltre tale accertamento comporta rischi per la salute degli operatori e della collettività e dilata tempi e costi delle indagini alla ricerca di una prova quasi impossibile, senza considerare che anche un ipotetico risultato non sarebbe risolutivo per attribuire la responsabilità dei decessi ai sanitari, che agirono in condizioni di emergenza)

- (commento di) Alberto Cisterna, Vittime da Covid: rischio esplosione del contenzioso (Guida al diritto 7/2021, 17-20)

- (commento di) Giuseppe Amato, Sulle eventuali responsabilità pesa il contesto emergenziale (Guida al diritto 7/2021, 24-27). La sentenza fornisce indicazioni sull’approccio investigativo e processuale alla questione delle possibili responsabilità per i decessi da Covid-19 

- (commento di) Giuseppe Amato, L’affidabilità della cartella clinica la strada maestra per la prova (Guida al diritto 7/2021, 28-31) [Le ricadute civilistiche della sentenza penale]


in tema di appalti:

- Corte giust. Ue 4^, 3.2.21, cause riunite C-155/19 e C-156/19 (Guida al diritto 7/2021, 40): Agli appalti affidati dalla Figc (Federazione italiana gioco calcio) possono applicarsi le norme sugli appalti pubblici in presenza di “certe condizioni” che i giudici nazionali devono accertare. Tra tali condizioni va verificata quella della sottoposizione delle decisioni della Figc al controllo di un’autorità pubblica quale il Coni (Comitato olimpico nazionale italiano). Altra condizione presupposta e fondamentale è quella che l’ente in questione eserciti di fatto attività di interesse generale non aventi carattere industriale o commerciale.


in tema di sanzioni amministrative (Arera):

- Cons. Stato VI 19.1.21 n. 584, pres. De Felice, est. Tarantino (Guida al diritto 7/2021, 96 T): Il termine di conclusione del procedimento per l’applicazione di sanzioni da parte dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) è perentorio e la sua violazione comporta l’illegittimità della misura inflitta.

- (commento di) Alessandro Basilico, La loro violazione comporta illegittimità della misura inflitta (Guida al diritto 7/2021, 107-110). La pronuncia, garantista per l’incolpato, si rivela disarmonica rispetto all’orientamento maggioritario.


in tema di immigrazione (minori):

- Corte giust. Ue 1^, causa C-441/19 (Guida al diritto 7/2021, 112 s.m.) su rinvio pregiudiziale del Tribunale dell’Aja (Paesi Bassi): Prima di adottare una decisione di rimpatrio nei confronti di un minore non accompagnato, le autorità nazionali di uno Stato membro sono tenute a effettuare una valutazione generale e approfondita della situazione del minore, tenendo in debito conto l’interesse superiore del minore e le condizioni di accoglienza del Paese. È contraria al diritto Ue una diversità di trattamento di minori non accompagnati solo in base all’età. Se è accertato che il minore può essere ricondotto alla famiglia d’origine o avere un’adeguata accoglienza, senza rischi, le autorità nazionali, dopo aver adottato la decisione di rimpatrio, devono procedere all’allontanamento.

- (commento di) Marina Castellaneta, Rimpatrio minori non accompagnati: contrario al diritto Ue valutare la richiesta solo in base all’età (Guida al diritto 7/2021, 112-114) 


in tema di usucapione:

- Cass. 6^, 14.1.21 n. 512 (Guida al diritto 7/2021, 68 s.m., annotata da Mario Piselli): In tema di possesso ad usucapionem, con il rinvio fatto dall’art. 1165 c.c. all’art. 2943 c.c., la legge elenca tassativamente gli atti interruttivi, sicché non è consentito attribuire tale efficacia ad atti diversi da quelli stabiliti dalla norma, per quanto con essi si sia inteso manifestare la volontà di conservare il diritto, giacché la tipicità dei modi di interruzione della prescrizione non ammette equipollenti.


in tema di condominio:

- Cass. 2^, 29.1.21 n. 2127 (Guida al diritto 7/2021, 53 T):

1. Nelle controversie aventi a oggetto l’impugnazione di deliberazioni dell’assemblea condominiale, unico legittimato passivo è l’amministratore di condominio, al quale spetta, altresì, la legittimazione a impugnare la relativa sentenza, senza necessità di autorizzazione o ratifica da parte dell’assemblea.

2. In tema di condominio negli edifici, la validità della delibera assembleare non richiede che l’avviso di convocazione prefiguri lo sviluppo della discussione e il risultato dell’esame dei singoli punti all’ordine del giorno.

3- L’efficacia preclusiva e precettiva del giudicato di annullamento di una delibera condominiale è meramente negativa, in quanto essa pone soltanto un limite all’esercizio dell’attività di gestione dell’assemblea, impedendole di riapprovare un atto affetto dagli stessi vizi, che altrimenti sarebbe a sua volta invalido: la sentenza di annullamento resa ai sensi dell’art. 1137 c.c. ha, inoltre effetto nei confronti di tutti i condomini, anche qualora non abbiano partecipato direttamente al giudizio di impugnativa promosso da uno o alcuni di loro, ma con riguardo alla specifica deliberazione impugnata.

 - (commento di) Andrea Chiesi, Amministratore sempre legittimato senza limiti derivanti dal regolamento (Guida al diritto 7/2021, 58-61) 


in tema di leasing:

- Cass. SSUU 28.1.21 n. 2061 (Guida al diritto 7/2021, 38): 

1. La legge 4.8.2017 n. 124 (legge annuale per il mercato e la concorrenza), art. 1, commi 136-140 non ha effetti retroattivi e trova quindi applicazione per i contratti di leasing finanziario in cui i presupposti della risoluzione per inadempimento dell’utilizzatore (previsti dal comma 137) non si siano ancora verificati al momento della sua entrata in vigore; sicché, per i contratti risolti in precedenza e rispetto ai quali sia intervenuto il fallimento dell’utilizzatore soltanto dopo la risoluzione contrattuale, resta valida la distinzione tra leasing di godimento e leasing traslativo, dovendo per quest’ultimo social-tipo negoziale applicarsi, in via analogica, la disciplina di cui all’art. 1526 c.c. e non quella dettata dall’art. 72-quater LF, rispetto alla quale non possono ravvisarsi, nella specie, le condizioni per il ricorso all’analogia legis, né essendo altrimenti consentito giungere in via interpretativa a un’applicazione retroattiva della legge n. 124/2017.

2. In base alla disciplina dettata dall’art. 1526 c.c., in caso di fallimento dell’utilizzatore, il concedente che aspiri a diventare creditore concorrente ha l’onere di formulare una completa domanda di insinuazione al passivo ex art. 93 LF, in seno alla quale, invocando ai fini del risarcimento del danno l’applicazione dell’eventuale clausola penale stipulata in suo favore, dovrà offrire al giudice delegato la possibilità di apprezzare se detta penale sia equa ovvero manifestamente eccessiva, a tal riguardo avendo l’onere di indicare la somma esattamente ricavata dalla diversa allocazione del bene oggetto di leasing, ovvero, in mancanza, di allegare alla sua domanda una stima attendibile del valore di mercato del bene medesimo al momento del deposito della stessa.


sui giudici di pace:

- Trib. Roma, 13.1.2021, giudice Popof (Guida al diritto 7/2021, 63 solo massima): I magistrati onorari che hanno prestato servizio successivamente all’entrata in vigore del DLg 13.7.2017 n. 116 sotto il regime della normativa previgente hanno diritto di avere dallo Stato italiano il risarcimento del danno per il soltanto parziale adempimento delle direttive comunitarie in materia di tutela del lavoro, previdenziale e assistenziale.

- (commento di) Eugenio Sacchettini, I giudici di pace vanno risarciti per il mancato rispetto delle regole europee su compensi e pensioni (Guida al diritto 7/2021, 63-67)


in materia di lavoro:

L 15.1.2021 n. 4 [GU 26.1.21 n. 20, in vigore dal 27 gennaio 2021], Ratifica ed esecuzione della Convenzione dell'Organizzazione internazionale del lavoro n. 190 sull'eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro, adottata a Ginevra il 21 giugno 2019 nel corso della 108ª sessione della Conferenza generale della medesima Organizzazione

- testo della legge (Guida al diritto 7/2021, 42-46)

- commento di Francesco Ciampi, Tutela ad hoc per chi va in giudizio, niente trasferimenti o licenziamenti (Guida al diritto 7/2021, 47-51) [lavoro e formazione]


in materia penale (stalking):

- Cass. pen. 5^, 16.11.20-13.1.21 n. 1172 (Guida al diritto 7/2021, 80 T, sotto il titolo: “Stalking: scatta il reato se è commesso attraverso ingiurie consistenti e ripetitive”): Integra il delitto di atti persecutori la condotta di chi rivolga alla vittima ingiurie che, per la loro consistenza, ripetitività e incidenza, siano tali da determinare, in uno con le altre forme di illecito di cui all’art. 612-bis c.p., alcuno degli eventi previsti da detta norma.

- (commento di) Aldo Natalini, Depenalizzato ma di tipo abituale l’evento è comunque una molestia (Guida al diritto 7/2021, 83-87). Solo se le ingiurie costituiscono un fatto isolato non inserito in un contesto “stalkerizzante”, l’autore sarà sanzionabile civilmente.


c.s.


Cancel culture: non è col fanatismo iconoclasta dei talebani che s’è toccato il fondo.



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