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Giornale di diritto amministrativo (3/2021)

Carmine Spadavecchia • 9 luglio 2021

in tema di pandemia:

- Matteo Gnes, La risposta italiana all’epidemia da Covid-19 (Giornale dir. amm. 3/2021, 277-281) 

- Gianluca Buttarelli, Marianna Mazzarella, Alessia Palladino, Maria Chiara Pollicino, Camilla Ramotti e Andrea Renzi, Covid-19: i rapporti tra Stato e regioni, i contratti pubblici e le restrizioni all’esercizio di attività economiche (Giornale dir. amm. 3/2021, 386-393). Le pronunce più significative del giudice amministrativo e costituzionale sull’argomento, con particolare riguardo ai contratti di approvvigionamento di materiale sanitario (dispositivi individuali di protezione).


in tema di giustizia amministrativa:

- Filippo Patroni Griffi, La giustizia amministrativa nel 2021 (Giornale dir. amm. 3/2021, 282-292): la relazione del Presidente del Consiglio di Stato, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2021 a Roma, Palazzo Spada, 2 febbraio 2021.

- commenti di:

- Luisa Torchia, La Relazione sull’attività della giustizia amministrativa nel 2020 (Giornale dir. amm. 3/2021, 293) 

- Giulio Vesperini, La giurisprudenza amministrativa e la pandemia (Giornale dir. amm. 3/2021, 294-295)

- Edoardo Chiti, Il dialogo tra corti nell’ordinamento europeo (Giornale dir. amm. 3/2021, 296-297)


in tema di amministrazione digitale e tecnologie informatiche:

- Patrizio Rubechini, Blockchain e pubblica amministrazione italiana: i primi passi di un cammino ancora lungo (Giornale dir. amm. 3/2021, 298-307). La nuova tecnologia di comunicazione e conservazione dei dati su rete informatica.

 - Antonella Mascolo, Riconoscimento facciale e autorità pubbliche (Giornale dir. amm. 3/2021, 308-316)

- Giuseppe Sciascia, Reputazione e potere: il social scoring tra distopia e realtà (Giornale dir. amm. 3/2021, 317-325). L’uso di algoritmi che assegnano punteggi indicativi della reputazione e dell’affidabilità sociale individuale.


in tema di pubblica amministrazione:

- Mario Chiti, La burocrazia tra nomorrea e anomia (Giornale dir. amm. 3/2021, 326-328). Problema attualissimo nel momento di avvio del PNRR è il fenomeno della burocrazia “difensiva” o “irretita”, presa cioè nella tenaglia tra eccesso normativo (nomorrea) e inconsistenza del sistema regolatorio (anomia)


sul reclutamento del personale (nella pubblica amministrazione):

- Benedetto Comino, Le politiche di reclutamento nelle amministrazioni pubbliche: gli attuali assetti e le prossime scelte istituzionali (Giornale dir. amm. 3/2021, 329-336) 

Le politiche sul reclutamento adottate negli ultimi venti anni hanno generato effetti profondamente negativi sul tessuto amministrativo, che condizionano oggi le scelte di Governo e Parlamento. Sei le questioni istituzionali da considerare: quali attività la PA debba svolgere e quali esternalizzare, il ringiovanimento del personale, le modalità di gestione dei concorsi, l’aggiornamento dell’ordinamento professionale e delle carriere, la gestione delle graduatorie di idonei, il superamento del precariato. 

- Sergio Gasparrini, Conoscere per reclutare (Giornale dir. amm. 3/2021, 337-345). Il ricambio generazionale come soluzione per limitare gli effetti dell’impoverimento generale della qualità del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni.

- Raffaella Saporito, Concorsi Competency-Based: analisi comparata di quattro procedure innovative negli enti locali italiani (Giornale dir. amm. 3/2021, 346-353) 


in materia di ambiente (transizione ecologica):

 - Alfredo Moliterni, Antitrust e ambiente ai tempi del Green Deal: il caso dei “sustainability agreements” (Giornale dir. amm. 3/2021, 354-364) 

La transizione ambientale nello spazio giuridico europeo: il dibattito - acceso dalle Linee guida dell’Antitrust olandese 2020 in tema di “accordi di sostenibilità” – sulla possibilità di perseguire gli obiettivi ambientali anche attraverso l’utilizzo flessibile del diritto europeo della concorrenza.


sui procedimenti sanzionatori delle Autorità indipendenti:

- Cons. Stato VI 12.1.21 n. 584, pres. De Felice, est. Tarantino (Giornale dir. amm. 3/2021, 365 solo massima): Va qualificato come perentorio il termine per la conclusione del procedimento sanzionatorio condotto dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e ambiente (ARERA) ai sensi dell’art. 45, commi 5 e 6, DLg 93/2011, nonché del Regolamento di cui alla Deliberazione del 14 giugno 2012 n. 243/2012/E/com, configurandosi come illegittimo il provvedimento sanzionatorio adottato oltre la scadenza del termine stesso.

- (commento di) Valerio Turchini, La natura dei termini nei procedimenti sanzionatori dell’ARERA (Giornale dir. amm. 3/2021, 365-374) La relatività del tempo amministrativo; il tempo amministrativo come valore da proteggere nel procedimento.


sul potere sanzionatorio della PA (bibliografia):

- Serena Stacca, ll potere sanzionatorio delle amministrazioni pubbliche: scritti recenti (Giornale dir. amm. 3/2021, 414-416)


sulla violazione del diritto europeo da parte del GA:

- Cass. SSUU 18.9.20 n. 19598 (Giornale dir. amm. 3/2021, 375 s.m.): La violazione del diritto comunitario da parte di una sentenza del Consiglio di Stato è ricorribile per Cassazione per motivi inerenti alla giurisdizione, ai sensi dell’art. 111, comma 8, Cost. in quanto non ammettere tale possibilità si tradurrebbe in una inaccettabile lesione della primazia del diritto dell’Unione e dell’effettività della tutela giurisdizionale. Parimenti, attiene alla giurisdizione, e quindi è ricorribile con lo strumento del ricorso straordinario in Cassazione, quella sentenza nella quale il Consiglio di Stato abbia omesso di effettuare il rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia, senza motivare;

- (commento di) Maria Chiara Pollicino, Le sentenze del Consiglio di Stato in conflitto con il diritto UE sono ricorribili in Cassazione per motivi di giurisdizione? (Giornale dir. amm. 3/2021, 375-385) 

Con l’ordinanza in commento le SSUU hanno rimesso in via pregiudiziale alla Corte di giustizia UE tre questioni: 1) se la nozione di “motivi inerenti alla giurisdizione”, ex art.. 111, comma 8, Cost., così come enucleata dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 6/2018, si ponga in contrasto con il diritto europeo nella parte in cui rende inattuabile l’uniforme applicazione dello stesso e l’effettività della tutela giurisdizionale delle situazioni giuridiche soggettive di rilevanza comunitaria; 2) se siano ricorribili per motivi di giurisdizione le sentenze del Consiglio di Stato che abbiano immotivatamente omesso di effettuare il rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia; 3) se sia compatibile col diritto europeo l’orientamento del Consiglio di Stato in base al quale il concorrente escluso da una gara di appalto non sarebbe legittimato ad agire per contestare l’aggiudicazione della procedura.

N.B. - Ordinanza già segnalata con i commenti di:

- Paolo Patrito, Il rinvio pregiudiziale: Consiglio di Stato e Corte di cassazione a confronto (Giurispr. it. 2/2021, 399-406)

- Marcello Clarich, Cassazione vs Consulta, la Corte Ue deve decidere sui limiti del sindacato in merito alle sentenze del Consiglio di Stato (Guida al diritto 43/2020, 39-41) [Secondo la SC quando Palazzo Spada fa applicazione errata del diritto dell’Unione europea in realtà esercita un potere giurisdizionale di cui è privo]l

- Marcello Clarich, I motivi inerenti alla giurisdizione nel “dialogo” tra le Corti supreme (Corriere giur. 2/2021, 172-180)

- Eugenio Picozza, La Corte di cassazione a sezioni unite garante dell’ordinamento giuridico multilivello? (Giurispr. it. 4/2021, 816-827)


in tema di università:

- Luca Belviso e Marco Lavatelli, L’Università davanti al giudice amministrativo, dieci anni dopo la riforma Gelmini (Giornale dir. amm. 3/2021, 394-404). Nel decennale della legge 30.12.2010 n. 240, i percorsi della giurisprudenza su alcuni temi di diritto universitario: l’abilitazione scientifica nazionale, le procedure di chiamata dei docenti, gli esami d’ammissione ai corsi universitari a numero chiuso, la controversa disciplina sulla stabilizzazione dei ricercatori universitari, il riconoscimento di titoli rilasciati da altri Paesi Ue


in merito al rapporto sullo stato di diritto nella UE:

2020 Rule of Law Report - La situazione dello stato di diritto nell’Unione europea 

[Com(2020) 580 del 30 settembre 2020 - Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni]

- (commento di) Antonio Cassatella, L’attuazione della rule of law nell’Unione Europea (Giornale dir. amm. 3/2021, 404-413). L’attuazione della Rule of Law da parte degli Stati membri monitorata con riferimento a quattro pilastri fondamentali: organizzazione e tutela giudiziale, misure anticorruzione, libertà e pluralismo dell’informazione, equilibri istituzionali.



c.s.


Europeo: colui che ha nostalgia dell'Europa [Milan Kundera, "L'arte del romanzo", 1986]


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