In tema di
politica europea:
- Fulvio Cortese, L’agenda democratica dell’Unione europea (Giornale dir. amm. 5/2020, 557-559, editoriale)
sul c.d. decreto Rilancio:
DL 19.5.2020 n. 34 - L 17.7.2020 n. 77, Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19
- Alessandra Pioggia, Il decreto “Rilancio”. Sanità e sicurezza (Giornale dir. amm. 5/2020, 560-567). Rispetto ai precedenti decreti legge, il decreto “Rilancio” interviene sull’organizzazione sanitaria anche con misure strutturali, destinate ad incidere pure “a regime”, in materia di assistenza territoriale, domiciliare e, più limitatamente, ospedaliera.
- Giuliano Fonderico, Finanziamenti a imprese e lavoratori autonomi (Giornale dir. amm. 5/2020, 568-575). Le nuove misure emergenziali a sostegno di imprese e lavoro.
- Micaela Vitaletti, Lavoro e cassa integrazione (Giornale dir. amm. 5/2020, 575-582). Gli ammortizzatori sociali nel lavoro subordinato e nel lavoro autonomo; il sostegno ai lavoratori non attivi; le misure per il lavoro sommerso; la riduzione del costo del lavoro.
- Monica Cocconi, Misure sociali e per la famiglia (Giornale dir. amm. 5/2020, 582-587). Il ruolo decisivo dei comuni nell’erogazione di prestazioni socio-assistenziali a fasce d’utenza dai bisogni differenziati; il fondo a sostegno delle locazioni; le misure di sostegno al Terzo settore; ecc.
- Livia Mercati, Il finanziamento degli enti territoriali (Giornale dir. amm. 5/2020, 587-592). La crisi fiscale degli enti territoriali e locali conseguente alla pandemia da Covid-19 e le misure urgenti (comprese le modifiche alle norme di contabilità) volte ad arginarne l’impatto sull’equilibrio dei bilanci, sulla liquidità, sulla possibilità di adempiere alle obbligazioni pecuniarie e sulla concreta erogazione dei servizi.
- Giuseppe Sciascia, Banche (Giornale dir. amm. 5/2020, 593-598). Le misure a sostegno (della solidità e della stabilità) del sistema bancario in tempi di turbolenza.
- Giorgio Mocavini, Infrastrutture (Giornale dir. amm. 5/2020, 598-604). Le misure a sostegno delle infrastrutture e dei servizi di trasporto, nonché degli operatori economici del settore (contributi pubblici, fondi di compensazione, riduzione di canoni, proroghe di concessioni e autorizzazioni, nomine di commissari straordinari, costituzione di nuove società a partecipazione pubblica). Il ruolo dello Stato come “assicuratore” di ultima istanza e la ridefinizione dei rapporti tra pubblici poteri ed economia. Le misure in materia di appalti e concessioni)
- Carla Barbati, Università e ricerca (Giornale dir. amm. 5/2020, 604-609). Come l’emergenza abbia offerto l’occasione normativa e lo spazio politico per adottare misure anche non strettamente riconducibili alle conseguenze della crisi pandemica.
- Benedetto Cimino, Procedimenti e organizzazione della pubblica amministrazione (Giornale dir. amm. 5/2020, 610-615). Le misure relative al reclutamento, al lavoro agile e alla semplificazione dei procedimenti: accanto a interventi di micro-legislazione, misure ambiziose ma generiche e di difficile applicazione.
- Marco Macchia, Lo strumentario giuridico per le misure di rilancio (Giornale dir. amm. 5/2020, 615-621). Le misure eccezionali adottate per combattere gli esiti disastrosi dell’emergenza sanitaria sul fronte economico coprono quasi ogni campo del diritto amministrativo. Ma la questione è: sono armi idonee? Consentono di raggiungere risultati effettivi, concreti e misurabili? È possibile intravedere in questa fitta selva una regia unitaria?
In tema di beni culturali:
DPCM 2.12.2019 n. 169 [GU 21.1.20 n. 16, in vigore dal 5 febbraio 2020), Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance.
- Anna Pirri Valentini, La nuova organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo: riforma della riforma della riforma? (Giornale dir. amm. 5/2020, 622-628). Il confronto con i precedenti regolamenti del 2014 e del 2019. Come le tre riorganizzazioni susseguitesi nell’arco di cinque anni siano intervenute sulle funzioni amministrative di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale. Il confronto tra l’attuale organizzazione del MiBACT e quella predisposta per lo stesso Ministero al momento della sua prima configurazione nel 1975.
In materia di sicurezza informatica:
- DL 21.9.2019 n. 105 - L 18.11.2019 n. 133 [GU 20.11.19 n. 272] [in vigore dal 21 novembre 2019]
Disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica e di disciplina dei poteri speciali nei settori di rilevanza strategica
- Bruno Carotti, Sicurezza cibernetica e Stato-nazione (Giornale dir. amm. 5/2020, 629-641). Il concetto di sicurezza nazionale e la misurazione incerta del suo perimetro. La relazione con il sistema di organismi e notifiche creato dall’Unione europea (da cui pure il testo promana), orientato a una maggiore apertura e collaborazione, anche con Paesi terzi. I convitati di pietra: golden power “renewed”, investimenti esteri e 5G.
NB – Il testo del decreto coordinato con la legge di conversione è stato pubblicato da Guida al diritto 4/2020, 14-31, unitamente al commento di Riccardo Sciaudone e Veronica Gallo, Golden power, estese le attività in capo al Governo (Guida al diritto 4/2020, 32-34)
in tema di asilo:
- Corte giust. Ue 2.4.20, cause riunite C-715/17, C-718/17, C-719/17 (Giornale dir. amm. 5/2020, 642 solo massima): La Repubblica di Polonia, l’Ungheria e la Repubblica Ceca, non avendo indicato a intervalli regolari, e almeno ogni tre mesi, un numero adeguato di richiedenti protezione internazionale ai fini della ricollocazione nel loro territorio, sono venute meno agli obblighi derivanti dell’art. 5, par. 2, delle decisioni (UE) 2015/1523 e 2015/1601 del Consiglio, rispettivamente del 14 e 22 settembre 2015, nonché, di conseguenza, agli ulteriori obblighi di ricollocazione a esse incombenti in forza dell’art. 5, parr. da 4 a 11, di ciascuna di queste due decisioni. (La Corte accoglie il ricorso per inadempimento presentato dalla Commissione, fornendo la corretta interpretazione dell’art. 72 Tfue e sottolineando come gli Stati non possano invocare le responsabilità in materia di ordine pubblico e salvaguardia della sicurezza interna o il presunto malfunzionamento del meccanismo di ricollocazione per sottrarsi alla sua esecuzione)
- (commento di) Mario Savino, Aspiranti leviatani e diritto dell’Unione: la ricollocazione dei richiedenti asilo come minaccia alla sicurezza? (Giornale dir. amm. 5/2020, 642-652). Nella saga della relocation una decisione storica: secondo la. Corte l’art. 72 TFUE non può essere inteso come “cavallo di Troia” sovranista nella roccaforte liberale del diritto europeo, e non consente agli Stati membri operazioni di “cherry-picking”, cioè di decidere quali norme dell’Unione applicare e quali no, invocando il primato della loro missione “hobbesiana”.
in tema di credo religioso:
- Cass. 1^, 17.4.20 n. 7893 (Giornale dir. amm. 5/2020, 653 s.m.): Il diritto a non subire discriminazioni costituisce una posizione giuridica attivabile sia nei confronti dei privati sia nei confronti della PA, pure nell’ambito dell’esercizio dei poteri discrezionali di quest’ultima. Il diniego del Comune di Verona in ordine alla richiesta di affissione di manifesti propagandistici dell’ateismo integra una discriminazione dell’associazione ricorrente, a prescindere dall’esistenza di un’ulteriore e contemporanea richiesta a cui rapportare a fini comparativi la determinazione dell’organo. La possibilità di limitare la propaganda religiosa presuppone una rigorosa valutazione del contenuto del messaggio e una sua eventuale qualificazione come illecita forma di vilipendio.
- (commento di) Nicola Fiorita, La controversia tra l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti e il Comune di Verona (Giornale dir. amm. 5/2020, 653-659). Dottrina e giurisprudenza concordano nel ritenere che il diritto di propaganda religiosa includa la possibilità di esprimere un messaggio fondato sulla negazione della fede o una critica verso altre religioni, purché non si traduca in una ipotesi di vilipendio. La pubblicità commerciale in materia può pertanto essere limitata solo per motivi riferibili al divieto di incitamento all’odio o alla protezione della dignità umana.
in tema di organismi di diritto pubblico:
- Cons. Stato V 7.2.20 n. 964, pres. Severini, est. Di Matteo (Giornale dir. amm. 5/2020, 660 s.m.): CDP Investimenti SGR S.p.a. è un investitore qualificato nel settore dei fondi immobiliari, istituito da Cassa depositi e prestiti. Pertanto, riceve la qualificazione di organismo di diritto pubblico ereditandola dalla capo- gruppo. Nella scelta del contraente cui affidare gli appalti di lavori è tenuta, quindi, ad applicare il Codice dei contratti pubblici, con conseguente giurisdizione amministrativa esclusiva sulle relative controversie ex art. 133, comma 1, lett. e), n. 1), c.p.a.
- (commento – critico – di) Bruno Paolo Amicarelli, La nozione di organismo di diritto pubblico: il caso di Cassa Depositi e Prestiti investimenti SGR S.p.a. (Giornale dir. amm. 5/2020, 660-670). Riformando radicalmente la pronuncia di primo grado e qualificando CDP investimenti SGR S.p.a. come organismo di diritto pubblico per tutte le sue attività, il CdS pare allontanarsi dai principi elaborati dalla giurisprudenza precedente. La sentenza infatti ripudia e sostituisce gli indicatori sviluppati per valutare se un soggetto sia stato istituito per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale, aventi carattere non industriale o commerciale. La struttura societaria dell’ente non viene analizzata a sufficienza; mentre viene adottata, in una forma dubbia, la discussa teoria del contagio, per cui la qualificazione di diritto pubblico si trasferisce, automaticamente e senza le necessarie verifiche in concreto, dai soggetti controllanti ai soggetti controllati.
in tema di interdittiva antimafia:
- Cons. Stato V 12.11.19 n. 7751, pres. Saltelli, est. Bottiglieri (Giornale dir. amm. 5/2020, 671 s.m.): 1. I provvedimenti informativi e interdittivi dell’autorità di pubblica sicurezza, così come le scelte dell’amministrazione appaltante che ne costituiscono diretta e immediata conseguenza, si collocano al di fuori della procedura a evidenza pubblica e attengono a profili di prevenzione del tutto tipici del nostro sistema nazionale. Di conseguenza, fuoriescono dall’ordinario schema della responsabilità operante nella materia dei pubblici appalti, definito dalla giurisprudenza europea.
2. L’attività di prevenzione dell’infiltrazione criminale di stampo mafioso presuppone e comporta un’ampia potestà discrezionale in capo all’organo istruttore, cui spettano i compiti di polizia e di mantenimento dell’ordine pubblico, in relazione alla ricerca e alla valutazione di elementi da cui poter desumere eventuali connivenze e collegamenti di tipo mafioso. Così, se è certo che tale discrezionalità non può sfociare in arbitrio, l’eventuale illegittimità non comporta l’automatica illiceità dell’operato dell’Autorità di pubblica sicurezza e non si traduce automaticamente nella responsabilità risarcitoria dell’Autorità prefettizia che l’ha adottata, dovendo sempre essere dimostrata la colpa in concreto.
- (commento di) Michele Cozzio, Le interdittive antimafia, buona amministrazione e tutela effettiva dell’appaltatore (Giornale dir. amm. 5/2020, 671-680). La sentenza chiude una vicenda iniziata nel 1998 a seguito di recesso dell’A. dall’appalto aggiudicato a società oggetto di informativa interdittiva, poi dichiarata illegittima.
in tema di pandemia:
- Maria Stella Bonomi, Gianluca Buttarelli, Marianna Mazzarella, Maria Chiara Pollicino, Camilla Ramotti e Andrea Renzi, Diritti fondamentali e Covid-19 (Giornale dir. amm. 5/2020, 681-686). Analisi della giurisprudenza amministrativa italiana sulla legittimità delle limitazioni imposte all’esercizio dei diritti fondamentali (diritto alla salute, diritto alla circolazione, libertà di culto, diritti del migrante e dello straniero)
in tema di intelligenza artificiale:
- Antonella Mascolo, Intelligenza artificiale e amministrazione: scritti recenti (Giornale dir. amm. 5/2020, 687-688): rassegna bibliografica.
c.s.
Un filo comune contro lo spirito di gregge
- Quando si tende a fare le cose che fanno gli altri, si diventa come tutti gli altri
(Charles Bukovski)
- Il soldato che non marcia con gli altri merita sempre un certo rispetto
(Karl Popper)
- I luoghi comuni sono posti dove l'intelligenza è andata in vacanza
(anonimo)
- Io sono incontrollabile. L'unico in grado di controllarmi sono io
(John Lennon)
- La forza può costringere la gente ad obbedire, ma non può costringerla a comprendere, e tanto meno a condividere
(Confucio)